Ciclo Romanticismo fra guerra e pace (1789-1918)

La guerra, combattuta sul territorio nazionale o al di là dei confini, lascerà un segno su tutte le generazioni di francesi che si sono succedute dal periodo rivoluzionario fino alla Seconda Guerra mondiale. Gli spazi più prestigiosi della vita musicale del Paese, pur programmando solo in via eccezionale le musiche composte appositamente per i combattimenti, si fanno tuttavia portavoce delle preoccupazioni belliche ottocentesche. Il patriottismo, sempre più diffuso tra i francesi, si inserisce allora nei dibattiti estetici: con la fondazione del Conservatorio di Parigi (1795), si spera di sottrarre l’arte della Repubblica all’influenza delle nazioni nemiche; in seguito alla sconfitta di Sedan (1870), la creazione della Société nationale de musique rivendica un’arte francese (il suo motto è Ars gallica)degna di emulare quella tedesca. Ma la guerra non suscita unicamente reazioni di ripiegamento: all’Opéra, le conquiste napoleoniche aprono una finestra sull’Egitto (Les Mystères d’Isis) ed erigono un ponte tra Parigi e Napoli; la politica coloniale amplia l’ambito di diffusione dei lavori francesi (in particolare dell’opéra-comique) e alimenta il gusto per l’esotismo del pubblico. Dopo il Trattato di Vienna (1815), il placarsi delle tensioni tra la Francia e i Paesi vicini fa di Parigi un rifugio per i musicisti in fuga dai conflitti dell’Europa centrale: al centro di questo fondamentale crocevia artistico, il grand opéra francese di Auber, Meyerbeer e Halévy propone allora, senza patriottismi, una sintesi delle influenze francese, italiana, tedesca.

events
 
DATES
EVENTS
PLACES
TEXT
From
To
Exhibitions
Music
Theatre
Ballet
Film seasons
Venetian traditions
Sports and games
Meetings and conferences
Fairs and markets
Centro Storico
Terraferma
Lido
Isole della Laguna
Area Centrale Veneta
Cavallino - Jesolo
Chioggia
Riviera del Brenta
Veneto Orientale
  X
  X