Oltre a Ravel, compositore frequentemente associato alla Grande Guerra – i cui Miroirs, composti qualche anno prima dell’inizio del conflitto, saranno in parte orchestrati all’uscita con la fine della guerra nel 1919 – questo programma mette in primo piano due importanti figure del ‘prima’ e ‘dopo’ 1914. L'intenso 'Quintetto per fiati e pianoforte' di Magnard testimonia l’influenza del romanticismo tedesco, in particolare di Wagner, sull’opera del compositore che muore nel 1914, cercando di difendere casa sua dall’invasione tedesca. Pubblicati rispettivamente nel 1887 e nel 1903, le op. 13 e 40 di Gabriel Pierné, la cui carriera prosegue ben oltre il 1918, ci fanno passare da un’espressione rapita a una malinconia colorata di armonie complesse, tutte franckiane.