Ricerca in agenda | Ricerca avanzata |
SVC- STAGIONE DI MUSICA DA CAMERA «NòSTOS» (2015/2016)
La stagione di musica da camera della SVC 2015-2016 evoca ritorni sognati: ‘Nòstoi’. Una parola tedesca, tanto importante per il Lied e per la musica tutta, traduce l'ellenico senso del 'nòstos': Sehnsucht. La Bibbia dei germanofili – il Mittner – ci chiarisce la sua duplice radice etimologica: ricerca - Sucht – di desiderio - das Sehnen. Un desiderio di desiderio. Perché nell'arte, come nella vita del resto, desiderare è tutto: fonte di vita, di speranza, di attesa. Anche di dolore, Algos. Ed è allora che diviene 'nostalgia', ‘algos tou nostou’, dolore per un ritorno mancato. Il senso più profondo della 'Sehnsucht'. Il titolo di questa stagione di concerti viene dalla suggestione del ritorno del nostro Giacomo amabilissimo (anche se Fellini lo definiva in bel altro modo) in una Venezia cui aspira come a una metaforica rigenerazione della sua giovinezza. Le cose superano la loro limitante concretezza quando giungono alla sfera simbolica...
Ma la presenza di Arthur Schnitzler (grazie alla Compagnia Tiezzi-Lombardi), quest'anno, rappresenterà solo l'esordio di un tema che auspichiamo di poter trattare negli anni a venire: il rapporto fertile e prodigioso tra musica e letteratura. Proust e la 'petite phrase' di Vinteuil, Cervantes e il Don Chisciotte, la beethoveniana Sonata a Kreutzer che diviene in Tolstoj un'arena di geloso tormento... Il legame tra le arti sarà un punto di partenza tematico e progettuale (coviamo altri piani diabolici...).
La stagione 2015-2016, 'Nòstos', offrirà l'occasione per nuovi 'vecchi incontri': ritorni anch'essi, quindi. Con Muzio Clementi e le sue sonate pianistiche, l'alba del pianoforte, in un programma concepito per Massimo Somenzi e Gustavo Romero; con il Quartetto, anima ed essenza del camerismo del grande Ottocento (con i quartetti di giovani, o quasi giovani, musicisti dei Quartetti Mucha, Noûs, Voce, dei venezianissimi amici del Quartetto di Venezia o del Quartetto-Quintetto Barutti; con i luoghi magici dell'antica Armenia che l'accuratezza musicologica di Jordi Savall ci proporrà nel concerto d'apertura.
E poi il cuore pulsante – da sempre - delle nostre programmazioni: la dimensione pianistica, cui fornirà vigore una prodigiosa schiera di giovani interpreti tutti recenti vincitori di concorsi internazionali. Né dimentico la serata speciale con il London Brass Ensemble, in tournée per i suoi trent'anni di attività con un programma multiforme. Resistiamo ai tempi aspri, e cerchiamo il nuovo, nel volto giovane dei musicisti, nella forma dei nostri programmi. Un ritorno, anche questo, all'attitudine esplorativa che segnò i nostri primi anni, quelli di un'avventura ormai a oltre 30 anni e ancora – per quanto? – sembra poter durare. Per aspera ad astra?
Il Direttore Artistico Paolo Cossato
|
eventi |
menu |