In Visible silence la tensione artistica di Gabriela Maria Müller tende verso la smaterializzazione, che trova nella luce assoluta il compimento massimo e convive con opere che riflettono un intenso e sensibilissimo trasporto verso le manifestazioni della natura. Qui l’artista raccoglie ciò che più la suggestiona, frammenti di un mondo mutevole e precario su cui esercita la propria manualità per originare piccoli universi di pensiero. Cera d’api, soffioni, semi, aghi di pino popolano i suoi lavori come entità di una visione elementare, come segni primari che definiscono una simbologia ancestrale ed esistenziale.