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NeoDogi

NeoDogi

La collettiva, ideata da Alberto Balletti e volutamente allestita nella cinquecentesca cornice dell’Oratorio di San Ludovico a Venezia, vuole ricreare una sorta di Pantheon cittadino che riunisca in un’unica sede tutti i ritratti dei “nuovi dogi” che ancora oggi pubblicamente governano o occultamente reggono le sorti della città lagunare. Rappresentare la Venezia di oggi partendo dai suoi poteri forti: ritrarli, smascherarli, metterli alla berlina. È questo dunque l’obbiettivo della mostra NeoDogi che, attraverso le opere di Balletti e di 24 suoi giovani allievi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, vuole al tempo stesso esplicitamente denunciare e ironicamente esaltare le vecchie oligarchie cittadine che, oggi come allora, ancora controllano ogni aspetto della vita sociale e civile di Venezia: «Questi xe monsignor el Doxe, se ve piaze!» era l’urlo che accompagnava l’avvenuta elezione del neodoge nella vecchia Serenissima, e questi ritratti infatti vogliono rappresentare proprio l’urlo che annuncia e presenta a tutti quei NeoDogi con cui, piaccia o meno, il nostro tempo deve confrontarsi.

Con questa collettiva gli artisti aspirano dunque a riappropriarsi del loro ruolo di liberi interpreti della società e della contemporaneità. Non più schiavi del mecenatismo dei potenti, al ritratto per committenza si sostituisce ora quello spontaneo della denuncia, ispirato ai valori della libertà di stampa e di espressione così sentiti a Venezia fin dai tempi dell’antica Repubblica: la mostra sarà infatti composta da 14 “metope” tra quadri e incisioni, tutte raffiguranti i NeoDogi, 2 sculture, un’installazione audiovisiva e una serie di stampe con misure uguali eseguite da 20 artisti partendo tutti dalla stessa foto di un noto personaggio della politica veneziana. Per l’occasione, in ricordo del più antico giornale italiano, la Gazzetta di Venezia, verrà stampato e liberamente distribuito presso la sede espositiva il catalogo-giornale della mostra. Opere di Alice Andreoli, Alberto Balletti, Qedim Bacci, Chiara Bettoncelli, Alice Biondin, Ana Brumat, Gabriele Salvo Buzzanca, Maddalena Checchin, Geng Zhong Qi, Gabriele Grones, Lavinia Longhetto, Chiara Mantello, Sabrina Mocellin, Giacomo Modolo, Jacopo Pagin, Gianluca Rossitto, Caterina Tomaello Salvi, Thomas Santelia, Lisa Stefani, Marco Trentin, Giulia Vecchiato, Giuseppe Vigolo, Wang Jue, Nicola Zolin.

Alberto Balletti si è laureato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1990, conseguendo nel 2003 la specializzazione in Progettazione e Produzione di Arti Visive presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Dal 1996 insegna Incisione nelle Accademie di Belle Arti di Roma, Sassari, Napoli, Venezia, Catania, Foggia. Sito web: http://www.albertoballetti.com/?page_id=21440 I 24 partecipanti sono giovani artisti laureandi e neolaureati all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Tutti loro sono o sono stati allievi del prof. Alberto Balletti durante i suoi anni di insegnamento veneziani.

Curatori: Alberto Balletti, Vittorio Urbani La mostra è prodotta da Nuova Icona (nuovaicona.org)

Nuova Icona è un’associazione culturale non-profit fondata a Venezia nel 1993, dedicata al sostegno e alla promozione delle arti visive contemporanee. Con un atteggiamento sperimentale nei confronti dell’arte contemporanea, Nuova Icona vede se stessa come elemento organizzativo, strato attivo fra il pubblico e l’artista, un workshop dove nuovi progetti possono essere realizzati. Le principali attività sono la realizzazione di mostre e conferenze, la cura e gestione di mostre itineranti e la pubblicazione di cataloghi.

dettagli
Biglietto: entrata libera
quando
dal 05/03/16 al 28/03/16
marzo 2016
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Orario: (scegli la data)
Giorni di chiusura: lunedì, martedì, mercoledì
dove
Oratorio di San Ludovico
Calle dei Vecchi, Dorsoduro 2552 - 30123 Venezia
Centro Storico
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