Il Corso di Storia dell’Oreficeria e delle Arti Decorative dell’Ateneo Veneto, diretto da Letizia Caselli, si concluderà con la giornata di studio del 4 maggio dedicata a San Teodoro, primo patrono di Venezia, a ribadire il ruolo di incontro di culture esercitato per secoli dalla città lagunare.
Argomento della giornata di studio: Il Tesoro“scomparso” della Scuola Grande di San Teodoro. Una città e un santo tra Oriente e Occidente
Di san Teodoro, primo patrono della Repubblica, martire cristiano di cui non si conosce la città natale ma solo il luogo di sepoltura, ad Euchaita, in Turchia, rimangono testimonianze in greco, latino ed altre lingue orientali che influirono a loro volta nei giorni delle commemorazioni.
Secondo la tradizione Teodoro fu soldato nell'esercito romano al tempo del Caesar Galerio (293-305) e fino al IX secolo risulta essere l'unico santo con questo nome. Poi appare un altro Teodoro, generale (stratelates) dell'armata di Licinio, per ordine del quale fu torturato e crocifisso ad Eraclea Sintica, in Tracia, anche lui sepolto a Euchaita.
La figura e il suo culto diffuso nell’intero Mediterraneo a partire già dal IV secolo, rappresentano un esempio straordinario di assimilazione culturale tra Oriente e Occidente nelle differenti connotazioni culturali e liturgiche presenti nella cultura bizantina, orientale, latina e veneziana dove si fondono e spesso convivono nell’immaginario cultuale e visivo.
Dal 1267 sarebbero arrivate nella chiesa veneziana di San Salvador alcune reliquie relative a un san Teodoro, identificato col titolo di stratelates.
Al santo fu allora intitolata una confraternita, una delle Scuole Grandi della Serenissima, ricostituita nel secolo scorso e ora pienamente attiva, che a seguito delle soppressioni napoleoniche perse la maggior parte del patrimonio culturale mobile, tra cui quello prezioso dell’argenteria sacra.
Venezia ricorda il santo in molte espressioni d'arte - mosaici, una vetrata e due portelle d'organo - ma soprattutto con una colonna, la Colòna de San Tòdaro, posta in Piazzetta San Marco tra città sacra e città politica, sulla cui sommità vi è una statua raffigurante il santo in armatura di guerriero con un drago, simile ad un coccodrillo, ai suoi piedi.
Al centro di questa giornata di studio, che sigla una prima importante collaborazione tra enti e istituzioni appartenenti a Paesi diversi, stanno la cultura e le culture che tante vivono a Venezia e che nel corso dei secoli hanno sperimentato per prime forme di convivenza e accrescimento reciproco, e la cultura stessa nel momento in cui storicamente appare più svuotata.
Relatori: Letizia Caselli, Athanasios Dolaptsoglou, Giorgio Fedalto, Piero
Pazzi, Sebastiano Scarpa