Nel 1592 il patrizio Alvise Priuli, podestà di Bergamo, avamposto. della Serenissima verso il Milanesado spagnolo, dà avvio alla costruzione di una strada per unire la città stessa di Bergamo al borgo di Morbegno, in Valtellina; ovvero, l'estremo possedimento di Venezia in Lombardia con il territorio della Lega Grigia, detentrice di alcuni tra i più importanti valichi sulle Alpi e bacino di milizie mercenarie.

Dopo anni di richieste respinte dal Senato veneziano, il progetto Priuli di collegamento stradale ottiene una risoluzione positiva appena interessi locali, regionali, internazionali finiscono per coincidere. È la «ragion di stato» a suggerire l'avvio di un'opera che rischia di compromettere il già tanto difficile equilibrio raggiunto dalle potenze in competizione su quell'angolo tutt'altro che remoto dello scacchiere geopolitico d'Europa: Venezia e la Spagna, ma pure la Francia e la repubblica delle Tre leghe grigie e, per traslato, persino le lontane Province unite olandesi e l'Inghilterra. Vicenda in apparenza limitata a un lembo estremo della provincia italiana, la storia della «strada Priula» si rivela, alla luce dei documenti, episodio cruciale della competizione di largo respiro e di dimensioni europee fra grandi e medie potenze; culminata dieci anni dopo in una serie di trattati che radicalizzeranno la situazione, e trent'anni dopo in una irruzione della guerra in quei sonnolenti paraggi.

(Michela Fior)