Il progetto parla di natura. Utilizzando materiali organici quali legni, farine, e spezie, Vesprini crea forme geometriche e figure cromatiche perfettamente in simbiosi allo spazio. Il pavimento si trasforma in un groviglio ordinato di elementi delocalizzati, inseriti in un contesto estraneo, a formare un disegno dai tratti grafici primitivi.
Il pensiero che l'artista vuole mettere in risalto è quello di una natura che si riappropria dello spazio che le stato sottratto dall'uomo. Lo smembramento degli elementi, in particolare l'utilizzo di materiali esausti, danno l'idea di una natura umanizzata che perde d'identità.
A completare verranno esposte delle illustrazioni dell'artista rappresentanti segni e forme ispirate anch'esse alla natura.
L'installazione messa in mostra negli spazi di Formato Aperto è in sintonia con il lavoro dell'artista, uno stile influenzato dal suo passato da street artist evolutosi in video arte e installazioni site specific, e principalmente sulla rigorosità e precisione derivati dagli studi di urbanistica e della grafica. La rappresentazione del rapporto tra Uomo-Natura è il tema centrale di tutto il suo lavoro artistico, affascinato e sensibile alla percezione delle geometrie, delle forme, dai disegni e dai cromatismi della natura, che egli ad omaggiarli introduce nell'urbanità.