Tra il 1955 e il 1968 si tenevano a Venezia le Biennali dell’Incisione Italiana Contemporanea, curate da Giorgio Trentin. Un’operazione culturale di ampio respiro che voleva riportare l’arte incisoria sul piano più alto dell’arte, negandole la funzione esclusivamente “riproduttiva” in cui era stata a lungo confinata. Nelle sue sette edizioni furono invitati e documentati più di centocinquanta artisti, tra cui alcuni tra i più importanti maestri dell’arte italiana del ‘900.
La mostra si articola in due distinti appuntamenti dedicati rispettivamente alle edizioni dal 1955 al 1961 e dal 1963 al 1968, proponendosi di ripercorrere i passi di un’avventura culturale che vide Venezia al centro del dibattito incisorio italiano più aggiornato, ponendo le basi anche di un importante confronto internazionale.