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La dimensione fantastica della città di Carlo Preti

La realtà è l'apparire sulla scena artistica veneziana di un nuovo pittore e grafico all'inizio degli anni Settanta del Novecento, che sorprende subito per la maturità e la compiutezza della sua opera, dalla cifra stilistica inconfondibile. In lui si trovano felicemente uniti il gusto della figurazione, anche astratta, caratteristica del pittore, con l'essenzialità del tratto, tipica del grafico. Nella sua produzione si coglie la grande lezione degli artisti che hanno segnato il cammino figurativo, a partire dal magistero del colore tipico di Venezia e l'inclinazione narrativa del Carpaccio. Il primo soggetto con cui Carlo si impone sono i bidoni, che inequivocabilmente alludono al barattolo del Tomato Campbell's, che assieme al ritratto a colori di Marilyn Monroe rappresenta l'immagine più nota della pop art. Se la pop art tende alla serializzazione, anche per denunciare la deriva mercantile della società, opposta è la ragione che muove Preti: recuperare quanto la produttività industriale considera rifiuto per renderlo degno di attenzione, perché uscito da mani operose. Il passaggio successivo è riattivare la dimensione fantastica nella ordinarietà della vita quotidiana, per restituire dignità e poesia agli oggetti domestici, in un mondo sempre più materiale. La città lagunare entra nei quadri di Carlo con discrezione, è la bricola, il faro del Cavallino, meglio ancora il paesaggio industriale dei cantieri navali e delle fabbriche di Porto Marghera, per creare un rapporto simpatetico con le gru, le cisterne, le ciminiere che contornano case, chiese e palazzi. Grande viaggiatore, nei suoi quadri si trovano altre connessioni liquide, le chiatte olandesi, i ponti del paesaggio mentale di Van Gogh. La ricerca cromatica si dispiega poi in forma di ombrelli, biciclette, semafori, zucche e mollette. Egli predilige gli oggetti alle persone, ma fa dell'oca un personaggio in carne ed ossa. La dimensione ludica racchiude il senso dell'arte di Carlo Preti, sintetizzata nel titolo di una fortunata mostra Silenzio, si gioca. A Mirano si continua a giocare all'oca nel segno di Carlo, per pensare e divertirsi.

dettagli
Biglietto: consulta il sito del Centro Culturale Candiani
quando
dal 02/12/12 al 23/12/12
dicembre 2012
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Orario: (scegli la data)
dove
Centro Culturale Candiani
Piazzale Candiani 7 - Mestre (VE)
Terraferma
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