Da un Paese in forte accelerazione in tutti i campi - economico, sociale, intellettuale – come il Brasile, ricco di un meticciato culturale che nella danza ha trovato una delle sue espressioni più genuine, anche grazie a un patrimonio quotidiano fatto di riti tramandati nei secoli, arriva il Balé Teatro Castro Alves di Salvador di Bahia. La compagnia di 36 elementi, fondata nel 1981, fa parte delle compagnie statali impegnate principalmente nella valorizzazione delle danze tradizionali – samba, capoeira, axé, candomblè, danze afro-americane – tutte legate alle radici afro e rivisitate alla luce della coreografia brasiliana contemporanea. Dopo aver girato tra America ed Europa, a 31 anni di distanza dalla sua fondazione, il Balé do Teatro Castro Alves raccoglie oggi danzatori di generazioni diverse e per i “veterani” del gruppo, la nuova direzione di Jorge Vermelho, ha cercato un repertorio calibrato, sull’esempio di Jirí Kylián con il Nederlands Dans Theater III, dedicato a performer-interpreti che hanno superato i 40 anni.
Nei nuovi lavori, 1Por1Praum di Jorge Vermelho e A quem possa interessar di Henrique Rodovalho, presentati alla Biennale in prima nazionale, i danzatori del Balé do Teatro Castro Alves costruiscono una partitura di gesti attingendo ai contenuti della memoria del corpo che è anche memoria della vita. 1Por1Praum, come recita il titolo, è un vis à vis tra spettatori e ballerini, ognuno dei quali ha a disposizione uno spazio dedicato, raccolto, segreto, in cui rivelare la propria anima danzante. Dieci “abitacoli” per dieci danzatori, autori di altrettante brevi performance, piccole schegge di un vissuto personale, di cui si fa testimone uno spettatore per volta.
A quem possa interessar ritorna al tema autobiografico mettendo questa volta a confronto la ricerca di un’identità individuale all’interno della collettività. I ballerini si raccontano attraverso la parola e attraverso il gesto, guidati dal coreografo Henrique Rodavalho, direttore della compagnia di danza di Quasar e coreografo anche per il Nederlands Dans Theater. In scena con i danzatori, la chitarrista e cantante di fama internazionale Badi Assad, che con la voce e il corpo ha esplorato il mondo dei suoni creando un personalissimo linguaggio musicale. Ben nota anche in ambito jazz, Badi Assad, ha al suo attivo collaborazioni con artisti del calibro di Pat Metheny e John Abercrombie.