Letture di Antonella Anedda, Ewa Lipska, Julia Hartwig, Hans Van De Waarsenburg, Adam Zagajewski, Tomas Venclova, Ryszard Krynicki, Michael Krüger, Breyten Breytenbach, Julia Hartwig, Urszula Koziol, Ali Podrimja, Tomasz Rózycki
introduzione di Adam Michnik e Francesca Fornari (Università Ca’ Foscari Venezia).
Lettura poetica in varie lingue.
CZESŁAW MIŁOSZ (1911-2004), poeta e saggista polacco, ha ricevuto il premio Nobel per la Letteratura nel 1980. Debuttò nel ’30 con due volumi di poesia. Poi trascorse la maggior parte degli anni di guerra a Varsavia. Dopo il conflitto mondiale divenne addetto culturale all’ambasciata polacca a Washington e successivamente a Parigi, nel 1951. Critico rispetto alla condotta governativa e al clima culturale imposto da un’élite politica e intellettuale formatasi a Mosca, non esitò a manifestare il proprio scetticismo sulle prospettive del socialismo reale. Dopo la rottura con il partito comunista, chiese asilo politico in Francia e si trasferì poi negli Stati Uniti. A Berkeley, in California, dove insegnò letteratura polacca, continuando la propria opera poetica dedicandosi anche all’attività di traduzione, cruciale per la diffusione della poesia polacca in ambito anglo-americano e successivamente europeo. Nello stesso anno del conferimento del Nobel, gli operai di «Solidarnosc» trascrivono brani di una sua poesia ai piedi di un monumento dedicato ai lavoratori uccisi dalla polizia di partito durante gli scioperi di contestazione. Tra le sue opere più pubblicate in Italia presso l'editore Adelphi La mente prigioniera (1981), Poesie (1983), La mia Europa (1985), La terra di Ulro (2000), Il cagnolino lungo la strada (2002), Abbecedario (2010).