Antonia S. Byatt conversa con Irene Bignardi (giornalista) e Anna Nadotti (traduttrice e critica letteraria).
Incontro in lingua inglese, traduzione simultanea disponibile.
ANTONIA S. BYATT è lo pseudonimo di Antonia Drabble, nata a Sheffield, in Inghilterra, nel 1936. Scrittrice e critica letteraria, ha insegnato per molti anni letteratura inglese allo University College di Londra. Ha esordito nella narrativa nel 1978 con il romanzo La vergine nel giardino e ha ottenuto la consacrazione letteraria nel 1990 con Possessione, il suo libro di maggior successo tradotto in tutto il mondo, con il quale ha vinto nel 1990 il prestigioso Booker Prize. Romanzo di sapore ottocentesco e d’ambiente universitario, ispirato al mondo vittoriano, come il successivo Angeli e insetti, Possessione è diventato presto libro di culto ed è stato portato sullo schermo dal regista Neil LaBute. Dopo il quartetto di romanzi che vedono protagonista Frederica Potter, le cui vicende sono seguite attraverso la seconda metà del Novecento, Byatt è tornata di recente in libreria con un breve saggio critico e un nuovo struggente romanzo che segue una generazione di bambini dal tramonto dell'era vittoriana alle trincee della Grande Guerra, riflettendo parallelamente sulle idee politiche e le teorie e sperimentazioni estetiche di un’epoca di grandi rivoluzioni. A. S. Byatt partecipa quest'anno al progetto residenziale di Incroci di civiltà e Fondazione Musei Civici Venezia, che la vedrà soggiornare in città per alcune settimane al fine di cercare ispirazione esplorando il patrimonio dei musei veneziani.