Da qualche mese non si sente più parlare dei respingimenti di migranti arrivati al porto di Venezia. Eppure, noi sappiamo che continuano e abbiamo voglia di raccontarlo. La Rete Tuttidirittiumani per tutti segue da tempo questa situazione ed è reduce da un viaggio a Patrasso dove ha potuto verificare direttamente quanto era stato denunciato da molti profughi. Quasi ogni giorno, persone in fuga da guerre e persecuzioni, persone vulnerabili, anche minorenni, vengono rimandate indietro dai porti dell’Adriatico verso la Grecia, dopo aver rischiato la vita nascoste dentro o sotto un tir, pur di andar via da un paese dove non esiste l’asilo politico. L’Onu ha chiesto di non rimandare più nessun potenziale richiedente asilo in Grecia. Amnesty ha denunciato la grave condizione dei diritti dei migranti in quel paese. La polizia di frontiera italiana, però, dai porti di Venezia, di Bari, di Ancona, continua con i respingimenti. Si tratta di prassi che non hanno alcuna base giuridica e che violano, anzi, le convenzioni internazionali in materia di asilo, la nostra costituzione, ma anche leggi nazionali e regolamenti interni. Alcuni avvocati che aderiscono alla Rete stanno approntando dei rimedi giuridici contro tutto questo. Le vittime sono ragazzi provenienti dall’Afghanistan, gli stessi che abbiamo visto colorare le nostre piazze con gli aquiloni, in queste settimane. Oppure sono sudanesi, eritrei, curdi. Tutte persone in fuga da genocidi, guerre civili, violenza generalizzata.
Intervengono:
Massimo Cacciari Sindaco di Venezia
Giusy D'Alconzo Amnesty International
Panagiotis kanellakis e Mariani Papanikolau Associazione Kinisi di Patrasso
Luca Mandro e Alessandra Ballerini Avvocati
Gino Strada Emergency
Fulvio Vassallo Paleologo Università di Palermo
Modera:
Alessandra Sciurba Razzismo Stop-Melting Pot Europa
Saranno presenti:
Luana Zanella Assessore alle Politiche giovanili e Pace
Sandro Simionato Assessore alle Politiche Sociali e Rapporti con il volontariato