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Marzo_Maggio
La rassegna “marzo_maggio”, che fra il 7 marzo e l’11 maggio vede alternarsi negli spazi dell’Officina delle Zattere nove esperienze artistiche diverse, è nata dalla ricerca di artisti e momenti capaci di stimolare un confronto fra l’opera e il pubblico che sia generativo di nuovi universi di immagini e significati. Questo secondo appuntamento nei nostri spazi intende oltrepassare i limiti insiti nel concetto di “mostra” e trasformare lo spazio espositivo dell’Officina delle Zattere in un percorso culturale dinamico, in un ambiente in evoluzione condizionato da esperienze anche molto diverse tra loro, che a una lettura più attenta rivelano di dipanarsi attorno a un sottile fil rouge. Le opere esposte hanno tutte in comune la volontà di sciogliere il nodo delle abitudini quotidiane del pensiero e favorire una lettura più ricca della realtà contemporanea, del rapporto con i ricordi, del linguaggio verbale da parte di chi in troppe occasioni è considerato solo un osservatore dello spettacolo condotto e diretto da altri. Nella prima parte della rassegna, il primo tassello di questo percorso sperimentale è costituito dalle irriverenti creazioni di “Surreality Show”, diretta da Sofia Francesca Micciché e co-curata da Julie Kogler. Molto diverso come linguaggio figurativo ma identico nel desiderio di creare dei cortocircuiti nella mente dei visitatori è la mostra di Simone Ligabue, “Diritto d’arte”, a cura di Roberta Semeraro. La ricerca di un rapporto fra la forma artistica e il suo messaggio/contenuto che sia capace di trasferire il significato della rappresentazione su un piano diverso da quello letterale, è alla base dell’installazione “La Bell’ra (studi per un monumento all’attenzione)” di Gianni Moretti. “Synaptic space”, personale di Antonia Trevisan, a cura di Roberta Semeraro, riflette sui rapporti fra mondo esterno, ricordi e visioni personali, interpretazioni dell’artista.
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