Savana Padana è una storia di confini: quello tra i capannoni e i campi di mais, quello tra gli italiani e gli stranieri più o meno integrati, quello tra la ricchezza economica e la povertà culturale. In queste frizioni lo scrittore Matteo Righetto cerca la polpa per il proprio romanzo, che è un racconto fortemente contemporaneo e sanguigno, un noir dai tratti grotteschi. La versione teatrale adattata e diretta da Stefano Scandaletti offre una rilettura del testo tragicomica dal sapore pulp che descrive una sorta di Far West in salsa padana. La parabola è raccontata dalla voce di quattro attori capaci di evocare personaggi e situazioni con una carica di energia e un talento mimetico davvero sorprendenti. Seguiamo i personaggi del romanzo nei meandri delle loro losche attività di scambio, infarcite di diatribe, conflitti, inganni. Il tempo è fermo, la natura non
è indifferente alle risse che mettono gli uomini uno contro l’altro. Emerge così l’immaginario brutale che divide chi è forte da chi è debole. Un piccolo esperimento teatrale accolto da un inarrestabile consenso da parte di pubblico e critica.
Stefano Scandaletti adatta per la scena il testo di Matteo Righetto offrendo una rilettura tragicomica dal sapore pulp, che descrive una sorta di Far West in salsa padana