La commedia, una tra le migliori di Shakespeare, è stata scritta in occasione di una festa di nozze. La storia procede per quattro vicende parallele, confluenti ad una felice conclusione: una storia di nozze principesche, uno spericolato groviglio di equivoci fra quattro innamorati confusi nei loro reciproci sentimenti per opera di magia, un contrasto fra esseri fantastici sovrani degli elfi e delle fate, un canovaccio da commedia dell’arte che introduce nell’opera il motivo del teatro nel teatro. Temi favolistici, situazioni da romanzo cavalleresco, cerimoniale cortese, incantesimi e metamorfosi d’ogni genere, concorrono a farne un fiabesco arazzo rinascimentale, la cui immaginosa sontuosità ha la vita, la grazia e la freschezza di una volante fiaba. Il tutto condito da un tango sensuale che rappresenta un gioco seduttivo, di due anime che stanno insieme “per sempre” nello spazio di una canzone. Chi, più di Shakespeare, ci ha parlato d’amore, di seduzione, di inganni, di gelosie, in una parola dei nostri sogni?