A distanza di secoli, il patrimonio di cultura gastronomica ereditato da Venezia continua a risuonare nelle cucine delle Venezie, del Friuli e dell’Istria e di tutta Europa (basti pensare che l'uso abitudinario della forchetta si è diffuso in tutto il mondo per il tramite della Serenissima nel XI° secolo).
Le spezie d’Oriente, che fecero del mercato di Rialto la Wall Street europea; l’introduzione del mais “gloria veneta”; la diffusione dell’editoria in materia di precetti culinari e di buona salute fin dal Quattrocento; la suggestione di pietanze tipiche delle varie parti di un impero multietnico che si estendeva dalle province lombarde, alla Dalmazia, all’Albania e alle isole greche; le esperienze e i costumi proposti dalla rete di Ville patrizie in tutta la Terraferma sono altrettanti elementi che fanno oggi ancora del Nord Est italiano un’area d’eccellenza per il turismo enogastronomico. Un'identità collettiva legata fortemente alla cucina, le cui radici storiche sono approfonditamente scandagliate dal sociologo Ulderico Bernardi in questo suo ultimo libro.