Luciano Rossetti è tra i più importanti fotografi di jazz europei e fondatore dell’agenzia Phocus) e la sua è un'indagine 'per immagini' sugli aspetti della musica che normalmente il pubblico non vede.
Le note sono la 'presenzassenza', sono a margine, ma sono profondamente presenti, la musica è negli occhi dei musicisti ritratti in posa, è nelle tavole del palcoscenico sul quale si sdraia il musicista stanco, le note sono nel bacio di due ragazzi sulla spiaggia mentre il ritmo del contrabbasso si frange sulle onde.
L’occhio del fotografo, durante le peregrinazioni in Italia e all’estero, da un festival ad uno studio di registrazione, da una spiaggia ad un club, cerca di andare oltre il palco, oltre lo strumento, oltre l’esteriorità che di solito i musicisti concedono.
Cerca di andare dentro l’animo umano, dentro la musica, lasciandosi alle spalle lo stereotipo dell’immagine del musicista jazz.