Augusto, ogni mattina va a recuperare Elisa, sua moglie, dal binario morto dove lei, ogni mattina all'alba in camicia da notte, va ad aspettare un treno che la uccida. Lui va a recuperarla ogni giorno, percorre dodici chilometri, attento a mettere i piedi sulle traversine, su questo binario che corre lungo il fiume Piave. Cosa li ha portati lì, quali siano le acerbe espiazioni che Augusto si porta dietro come una nuvola al guinzaglio, questo lo scopriremo nel corso del racconto, dal pensiero circolare e ripetitivo di Augusto. Solo lui a raccontare, Elisa è ormai muta, tutti gli altri saranno portati a noi da Augusto. E sono tanti i personaggi che hanno scavato questo abisso.