Urge il nuovo spettacolo di e con Alessandro Bergonzoni. Un allestimento che già dal titolo vuole chiaramente segnalarci un’allerta, una necessità artistica senza sosta e senza indugi. Ma cosa Urge a Bergonzoni, che arriva a questo nuovo testo dopo il pluripremiato Nel? Sicuramente segnalarci delle differenze che se trascurate possono realmente cambiare il senso delle cose, come quella tra sogno
e bisogno. Ma anche dimostrare che la comicità è fatta di materiali non solo legati all’evidente o al rappresentato. E soprattutto mettere sotto i nostri occhi il suo “voto di vastità” un vero e proprio canone artistico che lo obbliga a non distogliere mai gli occhi dal tutto. Un tutto composto dall’enormità e dall’invisibile, onirico, sciamanico e trascendentale. Urge quindi verificare dalla platea questa ulteriore e necessaria scrittura comica di uno dei più originali artisti contemporanei.