Violoncello, banjo, fisarmonica, contrabbasso, piano e la voce inconfondibile di Nona Marie Invie: questi gli ingredienti del folk-pop orchestrale dei Dark Dark Dark, sestetto di Minneapolis in arrivo al Teatro Fondamenta Nuove, evento promosso in collaborazione con MetriCubi e AnotherGreen, a conferma della volontà del Teatro di fare rete con le realtà cittadine più attive.
Il disco 'Wild Go' dei Dark Dark Dark, uscito originariamente solo negli Stati Uniti, è tra le cose più avventurose e magiche ascoltate negli ultimi mesi e bene ha fatto l'etichetta Melodic a pubblicarlo in Europa, perché di Europa ce n'è tanta nei solchi di queste tracce, che evocano gli scenari bucolici di una terra d'Albione ottocentesca e la dolce malinconia e il vagheggiare romantico della musica gitana. Il tutto shakerato con l'effervescenza del suono di New Orleans e le profondità acustiche del Midwest.
Sintesi di linguaggi e nomadismo, dunque; e non solo come cifra stilistica ma anche come stile di vita. Lo conferma l'esperienza dei Dark Dark Dark nel progetto 'Swimming Cities of the Switchback Sea' a cura dell'artista Swoon: una serie di zattere/installazioni realizzate con materiale di scarto, polistirolo e legno che nel 2008 hanno attraversato il fiume Hudson (tra le città di Troy e New York) e nel 2009 hanno fatto tappa sull'Adriatico e partendo da Koper (Slovenia) sono approdate a Venezia, portando alla Biennale performance galleggianti/itineranti e un forte messaggio ambientalista.