Da poco vedova, incapace di elaborare il lutto,
Frances si rifiuta alla vita e lascia che il figlio
sedicenne badi a tutti e due. Sua madre, la combattiva
Elspeth, ha sempre avuto un rapporto conflittuale con lei, ma è decisa a farla rivivere.
L’interesse del film, e della storia su cui si costruisce, è soprattutto in questo rapporto che Sharman MacDonald, autrice anche della sceneggiatura, ha costruito in modo fine, con molta attenzione per le psicologie, le ellissi, le
allusioni, il non detto. Coadiuvata, con sensibilità
quasi analoga, da Alan Rickman, regista che qui riesce a dar forza ai personaggi delle due donne con incisività sufficiente, in cornici scozzesi particolarmente pittoresche. A far la forza del film, tuttavia, bastano i momenti tesi e non di rado incandescenti in cui madre e figlia si fanno in primo piano: anche perché Phyllida
Law ed Emma Thompson guerreggiano in famiglia
per dimostrare chi è più brava, mettendo in difficoltà qualsiasi giuria che fosse chiamata a deciderlo.
Tratto dall’omonimo lavoro teatrale di Sharman MacDonald.
Proiezioni: ore 17.30 3 20.30.