Un “Lago dei cigni” che comincia dove il “Lago” tradizionale finisce, quando l'incantesimo svanisce e l'eroe-principe, una volta superata ogni prova, si unisce a Odette e insieme vivono felici e contenti.
Sono partita da qui, anche se nel corso del tempo i finali del “Lago... “ sono stati diversi secondo la versione adottata, immaginando Odette e Siegfried uniti in un ipotetico matrimonio dei giorni nostri.
I personaggi, a partire dallo sposo, entrano in scena lasciandosi alle spalle una grande festa che celebra la troppo scontata felicità di Odette e Siegfried.
Si appartano in un luogo, forse un giardino, sul quale si apre talvolta una porta , una finestra, e le voci della festa irrompono a ricordare che il loro allontanamento si sta trasformando in rifiuto e in clandestinità.
Ma il luogo in cui sono arrivati sembra accogliere le tante verità nascoste, e qualcosa di importante li accomuna: il flusso del loro vivere si è fermato, un'imposizione troppo dura, una violenza subita, un amore spezzato e non si sono rialzati più.
La festa in sottofondo continua, la notte non arriva mai, il tempo è fermo come “incantato”, loro non trovano la via d'uscita e si muovono come animali in gabbia, interrogandosi sulle prove che ancora dovranno superare per essere leggeri felici e liberi, scatenando aggressività e dolcezza, vivendo a fondo quel dualismo che accettiamo a fatica ma che sappiamo ci appartiene da sempre.
Ho cercato il significato contemporaneo di questa forma magica di imposizione che nelle fiabe si chiama incantesimo, una condizione di asservimento della volontà, di incantamento, di blocco, in uno stato generalmente non voluto.
Mi chiedo quanta parte di mondo oggi è un lago incantato; quante prove bisogna ancora superare prima di ricomporre i pezzi, per vivere felici e contenti?
Un viaggio, questo “ Lago dei cigni “ , parallelo alla tradizione e alle sue simbologie, una danza densa di attraversamenti emozionali, di aperture improvvise, ricadute e contraddizioni, come quella attribuita alla figura del cigno nei bestiari medioevali: il suo piumaggio è candido ma le carni sono completamente nere, 'carne nera e peccaminosa, celata dalle bianche vesti'...
PRENOTAZIONI dal 20/01/2012 al 03/02/2012.