Evento nell’ambito di 'Otto+1. Materiali identitari ed imprevisti queer' ideato da Associazione Culturale 'Ottava Traversa', prodotto da: Comune di Venezia, Assessorato alle politiche giovanili/Osservatorio LGBT, in collaborazione con: Associazione 'E:', Fondazione March, Gender Bender Festival.
Sabbia è un atto unico di storie su chi reprime la propria sessualità. Avere una doppia vita, mentire, nascondere. Uno spettacolo che ha suscitato l’entusiasmo della critica, che è arrivata a paragonare l’autrice a Pasolini. Arriva per la prima volta a Venezia, sul palcoscenico del Teatro Fondamenta Nuove, sabato 26 novembre 2011, per il ciclo performativo 'Otto+1', progetto che indaga creativamente le identità sotto una chiave queer, cioè la più sperimentale delle culture lesbiche, gay e transgender. Protagonista sarà Eleonora Danco, che si è imposta come autrice di culto del teatro italiano contemporaneo. Sola sulla scena, Eleonora Danco si contorce, si dimena, si dibatte, prestando generosamente il suo corpo a personaggi che raccontano un universo dove sono sue parole 'uomini, donne, adolescenti non escono mai dalla loro condizione, la vivono, la subiscono. Come disegni sulla sabbia svaniscono ingoiati da loro stessi. Non esistono più'.
Eleonora Danco dà corpo a frammenti di vite reali, a partire dalle testimonianze raccolte nel corso di numerose interviste audio da lei realizzate. I corpi dei personaggi sono sventrati e ricomposti sulla scena, in quadri sempre diversi. Il linguaggio si fa crudo, diretto e ironico.
Sabbia è un universo vorticoso di margini, di mondi soffocati, di vertigini identitarie e di repressione sessuale.
Il testo è stato scritto su commissione del Garofano Verde, la famosa rassegna di teatro a tematica omosessuale di Roma, curata dal critico Rodolfo Di Giammarco.