A cura di Caterina Falomo. Testi di: Elena Barbalich, Gloria Beggiato, Toto Bergamo-Rossi, Carmela Cipriani,
Giovanni Costa, Emanuele Dal Carlo, Nicolò Favaretto Rubelli, Dario Ferro, Maura Manzelle, Jacopo Molina, Giovanni Pelizzato, Manuela Pivato, Raffaele Rosa, Matteo Secchi, Lorenzo Tomasin, Alberto Toso Fei,
Diana Maria Zilioli, Pieralvise Zorzi.
Prefazione di Tiziano Scarpa.
Questo libro è principalmente un messaggio, un messaggio corale rivolto ai cittadini di Venezia ma anche a tutti coloro che partecipano e parteciperanno alle sorti della città, da parte di alcuni veneziani che la amano a tal punto da mettersi in prima fila. I nuovi veneziani sono coloro che, accogliendo la mia proposta, hanno deciso di mettersi in gioco per lanciare un grido di speranza, per dire che - nonostante tutto - qualcosa si può fare. Sono coloro che vivono e amano Venezia e per questo la conoscono, per questo possono rappresentare una Venezia nuova, piena di vita e di voglia di cambiamento.
Venezia si spopola (nel 1951 il picco di 175.000 abitanti, nel 2000 66.380, oggi 59.200), Venezia è invasa dal turismo di massa, i servizi per i residenti vengono a mancare (dalle attività produttive fino ai servizi sanitari): Venezia è fragile e va preservata. Tutti vogliono e scelgono Venezia, ma di Venezia chi se ne occupa? I movimenti di cittadini nati nell'ultimo decennio sono il segnale che i veneziani ci sono e vogliono amarla non solo con parole.
Ecco, i veneziani di questo libro, sono la speranza che Venezia sia ancora e sempre una città di veneziani e non un museo, non una scenografia per altro, non un parco a tema, non un luogo da calpestare.
Il libro sarà nelle librerie indicativamente dal 20 ottobre.