Le società da concerto nell'Ottocento.
Les Siècles
François-Xavier Roth, direzione
Natacha Constantin, soprano
Julien Dran, tenore
Jean-Manuel Candenot, basso-baritono.
Léo DELIBES Coppelia (extraits),
Camille SAINT-SAËNS Samson et Dalila op.47,
acte 3 (Bacchanale),
Georges BIZET L’Arlésienne,
(Suite d’orchestre n.1 & 2 op.23 – extraits)
Paul DUKAS L’apprenti sorcier – Velléda (prima assoluta)
Théodore DUBOIS Frithiof (ouverture).
Il romanticismo vede fiorire una pratica sociale che era appena allo stato embrionale nel secolo precedente: quella del concerto pubblico, instaurata fin dal periodo rivoluzionario da certe società filantropiche e da vari teatri e musei della capitale o delle province. La Société des concerts du Conservatoire dà inizio nel 1828 all’abitudine per le famiglie di ogni estrazione sociale di andare “al concerto” nel giorno del riposo domenicale. A partire dagli anni Sessanta dell’Ottocento i Concerts Colonne, Lamoureux e Pasdeloup richiamano varie decine di migliaia di spettatori per i quali viene ideato il “programma eclettico”, una composita raccolta di pezzi di vario genere finalizzata a commuovere e a sedurre senza mai stancare. L’ouverture e l’aria d’opera ricordano i successi lirici trascorsi o contemporanei (talvolta con un intento storicistico che consente di riscoprire Lully e Rameau fin dagli anni Quaranta), mentre il poema sinfonico stuzzica la fantasia con il suo “programma” narrativo e il concerto virtuosistico consente al solista di abbagliare con il suo spettacolare eroismo.