Il flamenco è l’arte gitana per eccellenza, miscela inestricabile di amore e odio, gioia e tristezza, dolore e felicità; ha il colore assordante della terra dell’Andalusia, il sapore luminoso del mare che la circonda e nasce dalla vita quotidiana, raccontata dalla voce roca del “cantaor”. Negli ultimi anni il flamenco ha preso nuove forme, invece Cambio de sentìo torna alla tradizione per assaporarne il gusto e la storia. Punto di forza di questa inversione di marcia è la relazione tra musica e danza e protagonista assoluto è il flamenco più puro.
Ritmo, voce, chitarra e “baile” sono fili che intrecciano dialoghi e seduzioni. Con il ritmo della seguiriya, oscuro e drammatico, si raccontano morte, gelosia e amori traditi. L’alegrias, invece, vivace e “festera”, ci ricorda lo splendente sole dell’Andalusia. I tangos sono espressione della prorompente femminilità gitana e la Buleria, baile gitano per eccellenza, colpisce per la sua forte carica espressiva ed il suo carattere gioioso.
Danze e coreografie di Elisabetta Mascitelli,
Manuela Carretta, Eleonora Manica;
musiche tradizionali,
voce Alba Guerrero,
chitarra Michele Pucci e Alessandro Martin,
percussioni Frank De Franceschi.