REGIA E SCN. Margarethe von Trotta
FOT. Franz Rath
MUS. Nicolas Economou
MONT. Dagmar Hirtz
INT. Jutta Lampe, Barbara Sukowa, Rüdiger Vogler
PROD. Bioskop Film
OR. Germania, 1981
DUR. 106'
'Io in quegli anni non avevo dubbi. Né li ho avuti dopo. Consideravo i terroristi quelli che uccidevano un nemico. Perché uccidevano, e tanto bastava. E sparavano non sui tedeschi occupatori ma su poveri poliziotti, su magistrati coraggiosi. Eppure il tempo mi ha portato a cercare di capire meglio. A guardare più in profondità le storie personali e collettive di quei ragazzi della mia età che a un certo punto della loro vita hanno scelto una pistola, hanno cominciato a usarla, hanno seminato morte, hanno buttato la loro vita in un carcere.
Anni di piombo parla di loro. Ed è un film carico di dolore. Un film che non giustifica, non potrebbe. Racconta però di altri dolori, altre inumanità. Della spietatezza delle istituzioni, quando si fanno forti e possono travolgere le garanzie e i diritti della persona. Il film conosce i suoi momenti più intensi agendo sul rapporto tra due sorelle e sul vincolo di carne e sangue intarsiato in una vita cresciuta insieme. I flash-back sono straordinari. Come la regia, che tiene il racconto appeso al dubbio. E lo immerge in contesti freddi e lividi. Come la vita di chi resta, piangendo una vittima del terrorismo. Come la vita di chi resta, dietro le sbarre, a misurare una sconfitta'.
(Walter Veltroni in Certi piccoli amori. Dizionario sentimentale di film, 1994)