(8 agosto - ore 21.30 studio in provetta n. 6)
Un anno fa insieme ad alcuni amici e collaboratori abbiamo iniziato a leggere e scambiarci opinioni e domande su Galileo e Copernico e sul mondo in cui hanno vissuto. Da quei ragionamenti, da quelle letture non è nato un racconto compiuto, ma una serie di spunti da cui vale la pena di partire per continuare a cercare le domande giuste per interrogare il presente. Una fra tante: come mai quattrocento anni dopo Galileo continuiamo tutti i giorni a scrutar le stelle come fossero fisse per fare l’oroscopo, che cielo usiamo, quello di Copernico o quello di Tolomeo? Non solo due personaggi, la chiesa e la scienza dunque, ma almeno tre vanno messi in scena: i primi due e la magia, tornata protagonista del contemporaneo.
ITIS Galileo è un titolo piuttosto scolastico, serve ad avvertire gli spettatori che c’è da far fatica per arrivare a fine serata, ma l’attore non è e non vuole essere un professore; fa professione di ignoranza ma è curioso, anche per questo ogni serata farà storia a se, e il copione sarà variabile.
Marco Paolini - Aprile ‘09