Alla fine della seconda guerra mondiale l'Italia si trovò in una situazione drammatica sotto qualsiasi punto di vista: un'economica profondamente segnata da anni di distruzione; una società divisa da una guerra civile; una cultura che nella sua maggioranza si era allineata per vent'anni ai dettami di un regime oramai spazzato via; uno Stato praticamente dissoltosi. In questo scenario due forze politiche, la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista, guidate rispettivamente da Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti, seppero coagulare attorno a sé un crescente consenso e, pur tra mille contrasti, dotare lo Stato Repubblicano di una nuova Costituzione e adottare i primi provvedimenti che permisero una pacificazione politica e la ricostruzione materiale.